Parliamo di un argomento che ci tocca, più o meno indirettamente, da vicino: le transazioni con il pos per gli importi inferiori a 60 euro. Detto meglio: gli esercenti non avranno più l’obbligo di accettare i pagamenti con il bancomat e con la carte di credito se la somma è più bassa di 60 euro.
LE DECISIONI DEL GOVERNO MELONI E DELL’UE
Molto probabilmente, sarà uno dei provvedimenti che verranno inseriti nella legge di bilancio (ex legge finanziaria). Si tratta di una misura che sembra fare il paio con quella che prevede l’innalzamento a 5.000 euro per il limite di spesa in contanti. Infatti, entrambe, secondo chi le critica, favorirebbero l’evasione fiscale e la criminalità.
Tetto a 10.000 euro
Riguardo al secondo punto, il governo ha risposto dicendo che in molti Stati, tra cui la Germania, non c’è nessun tetto alla somma che una persona può spendere in contanti. Anzi, l’Italia è uno dei pochi Paesi in cui esiste.
Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha aggiunto che in questo modo si porterà via denaro alle transazioni illecite. A questo proposito, qualcuno ha detto che gli acquisti di prodotti vietati dalla legge avvengono comunque in contanti. O in Bitcoin, aggiungiamo noi. Borghi ha parlato di privacy (“Come si fa ad acquistare la collana all’amante senza che la moglie lo scopra se si paga con la carta di credito?”).
Inoltre, in molti hanno osservato che una buona parte del nero è generato da chi si fa pagare senza emettere la fattura e dai clienti che lo accettano in cambio dello sconto dell’iva. Senza contare i negozi che non fanno lo scontrino.
Chiudiamo segnalando che il Consiglio dell’Unione Europea ha fissato il limite di spesa in contanti a 10.000 euro. Ma ogni Stato potrà introdurre limiti più restringenti. Si tratta di una decisione volta a contrastare il riciclaggio di denaro sporco.
Pos obbligatorio sotto i 60 euro?
Riguardo al secondo punto, Giorgia Melon ha detto che il limite minimo di spesa per cui sarà obbligatorio accettare il pos potrebbe scendere da 60 a 30 euro. Del resto, per il tetto al contante, in un primo momento si era parlato di 10.000 euro.
Il ministro delle infrastrutture, Matteo Salvini, prima ha affermato che chi usa la carta di credito per due euro è solo un rompiscatole. Poi ha detto che ognuno deve essere libero di pagare come vuole.
I sostenitori del provvedimento mettono in evidenza le spese che devono sostenere i commercianti per le transazioni elettroniche.
LA SITUAZIONE ATTUALE
In questi giorni, sono abbastanza virali due notizie. La prima riguarda il tassista che, pur provvisto di lettore bancomat, si è rifiutato di accettare un pagamento di 32 euro con carta da parte di Silvia Salis, vicepresidente del Coni.
La seconda, diffusa da Selvaggia Lucarelli, riguarda una pasticceria di Bressanone (Bz) che ha affisso un cartello con cui comunica che accetta pagamenti con pos solo dai 60 euro in su.
In compenso, c’è una pasticceria di Milano che non accetta contanti. E il titolare di un pub di Rimini ha messo un cartello con cui informa che lì si può pagare con il bancomat anche se l’importo è di un euro.
A questo punto, è necessario ricordare che il provvedimento non è ancora entrato in vigore (anzi, non è stato ancora approvato). Lo farà il 1 gennaio 2023. Fino a quel momento, i clienti potranno pagare con il pos anche somme inferiori ai 60 euro.
Attualmente, non c’è un limite minimo. Tuttavia, non sono previste sanzioni per chi non li accetta o per chi non è provvisto di dispositivo o ce l’ha sempre fuori uso eccetera.
Il Governo Draghi ha introdotto delle ammende (a partire proprio dal 1 gennaio 2023).
E voi che cosa ne pensate? Fatecelo sapere.
Link esterno
https://www.ilsole24ore.com/art/consiglio-ue-ok-tetto-il-contante-10mila-euro-AEjEShNC
Link interno: Innalzamento del limite dell’uso dei contanti e casseforti