Abbiamo strumenti contro i furti di biciclette e di moto.
Prima di iniziare a fare degli articoli sugli antifurto per moto e biciclette, vogliamo parlare di cinema e di cronaca.
Ladri di biciclette-il film
Il cinema non può che essere il film di Vittorio De Sica “Ladri di biciclette”, del 1948.
Recensione
Ecco la recensione del Morandini
Derubato della bicicletta, indispensabile per il lavoro appena trovato, disoccupato va col figlioletto alla ricerca del ladro attraverso la Roma del dopoguerra, incontrando solidarietà, indifferenza, aperta ostilità. Tratto dal romanzo (1946) omonimo di Luigi Bartolini, la cui sceneggiatura risulta firmata anche da O. Biancoli, S. Cecchi D’Amico, A. Franci, G. Gherardi, G. Guerrieri, è – con Umberto D (1952) – il risultato più alto del sodalizio De Sica-Zavattini e uno dei capolavori del neorealismo, quello che con Roma, città aperta (1945) fu più conosciuto all’estero. L’amore per i personaggi diventa vera pietà, la poesia del quotidiano non nasconde la realtà sociale. Oscar speciale 1949, 6 Nastri d’argento e altri premi (Locarno, New York, Londra, Knokke-le-Zonte, Bruxelles ecc.). La parte di Maggiorani era stata offerta a Cary Grant. Sergio Leone giovane compare vestito da seminarista.
La trama
Il film è ambientato a Roma, nel secondo dopoguerra. Antonio Ricci è un disoccupato che trova lavoro come attacchino comunale. Ha bisogno di una bicicletta e la sua è al Monte di Pietà. Per questo la moglie Mari deve dare in pegno le lenzuola per riscattarla. Il primo giorno di lavoro, però, mentre è intento a lavorare, gli rubano la bicicletta. Antonio cerca di acciuffare il ladro, ma non ce la fa. Va alla polizia, che però non può aiutarlo.
Decide di trovarla senza le Forze dell’Ordine e si fa aiutare da un suo compagno di partito, che a sua volta si rivolge ai suoi colleghi netturbini. La ricerca sembra vana, ma a Porta Portese, Antonio riconosce il ladro. Tuttavia, la situazione non si risolve.
Antonio allora va una specie di maga, ma non risolve niente
Subito dopo, per caso, Antonio, insieme al figlio Bruno, incontra ancora il ladro in un rione malfamato, i cui abitanti prendono fermamente le difese del ladro. C’è un carabiniere, ma non può fare molto perché non ci sono prove concrete. Ormai stanco, Antonio decide di tornare a casa, quando vede una bicicletta incustodita e tenta di rubarla. Ma i passanti lo fermano e lo aggrediscono
Tuttavia, il pianto disperato del figlio, li commuove e Antonio non va in carcere.
Il film è neorealista e quindi è probabile che i furti di biciclette fossero comuni.
Ladri di biciclette (veri) oggi
Va bene, il film è del 1948. Altri tempi, direte voi. Sicuri?
Un’indagine sui furti di biciclette
Ecco alcuni passaggi presi da un articolo presente sul sito della Fiab, Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta. È del novembre del 2013.
Ogni anno, nel nostro Paese, vengono rubate circa 320.000 biciclette. Per i ciclisti italiani la paura di essere derubati è seconda solo a quella di essere investiti. È quello che risulta dalla 1° indagine nazionale sui furti di biciclette.
Le biciclette attive sono quattro milioni. Quella de furto è la seconda paura dei ciclisti.
L’indagine è stata fatta in concomitanza del Primo Convegno Nazionale sul Furto di Biciclette (21/11/2013, Milano). A sua volta il convegno è stato fatto in occasione del 65° anniversario della prima proiezione del film di Vittorio De Sica “Ladri di Biciclette” (24 novembre 1948).
A differenza molti altri Paesi europei, in Italia non ci sono dati sui furti di biciclette. Eppure questo ogni anno produce un danno di 150 milioni di Euro.
Non ci addentriamo troppo nei dettagli, ma vi lasciamo qui il link.
Vogliamo ricordare un aneddoto. Qualche anno fa un comandante della Polizia Urbana di una città toscana ha dichiarato che i furti di biciclette erano così frequenti che nessuno li denunciava più.
Calo e dati dei furti di biciclette
Tuttavia il 13 marzo 2020 su un articolo de “Il Tirreno”, giornale toscano, c’era scritto:
“PISA. Ancora in calo i furti delle biciclette in città. Lo scorso anno, con 235 rispetto ai 373 del 2018, ha confermato la tendenza. I numeri sono quelli ufficiali resi noti dall’Ufficio Biciclette di Pisamo. Già il 2017 si era chiuso con una sensibile diminuzione del fenomeno rispetto al 2016, con 697 denunce a fronte di 809. Si consideri che il dato 2016 era stato il più alto dal 2007 in poi dentro un quadro oscillante, ma sempre con numeri abbastanza elevati”.
Ferrara e Bolzano sono le città in cui ci sono state più denunce di furti di biciclette. Reggio Calabria e Ragusa sono le città in cui ci sono state meno denunce di furti di biciclette.
Ad Amsterdam c’è una denuncia ogni venti abitanti.
I mesi con più furti di biciclette sono quelli autunnali.
CONCLUSIONE
Questo articolo serviva a capire meglio l’importanza di alcuni strumenti. Serviva anche a capire meglio che si tratta di un problema attuale. Nelle prossime puntate entreremo più nei dettagli. Nel frattempo, potete iniziare a guardare le parti del sito che li riguardano.
Per prevenire i furti di biciclette all’interno della vostra abitazione, vi suggeriamo di utilizzare anche un impianto di videosorveglianza.