Per omaggiare la Regina Elisabetta, ci prendiamo una pausa da ladri ordinari e parliamo di furti dei gioielli della Corona Inglese.
I GIOIELLI DELLA CORONA INGLESE
I gioielli della Corona Inglese si trovano nella Torre di Londra. Possiamo tranquillamente dire che hanno un valore inestimabile. Del resto, i primi pezzi risalgono al periodo anglosassone
Comprende gioielli, uno dei diamanti più grandi del mondo, corone di alcuni sovrani precedenti, scettri, paramenti regali e altro ancora.
Ecco quello che scrive Wikipedia.
I gioielli della Corona inglese sono costituiti dalle regalie e dagli oggetti portati dal sovrano o indossati durante la cerimonia dell’incoronazione o durante altre cerimonie di Stato. Il termine collettivo raggruppa i seguenti generi di oggetti: corone, scettri, globi, spade, anelli e una serie di paramenti sacri oltre a moltissimi oggetti cerimoniali.
Molti di questi risalgono ad epoche precedenti la riforma protestante e come tali hanno una connotazione religiosa e sacrale impostata su una simbologia cattolica. Ad esempio, le vesti tipiche del monarca all’incoronazione comprendono una dalmatica bianca simile a quella indossata dal diacono nella liturgia cattolica
Nel 1216 Giovanni Senzaterra li perse in mare ma poi sono stati ritrovati. Edoardo III li usò come garanzia per pagare i soldati.
Durante la Seconda Guerra Mondiale, alcuni gioielli vennero nascosti in una scatola di biscotti per non farli cadere in mano ai nazisti.
Il furto più famoso è quello fatto dal colonnello irlandese Thomas Blood, il 9 maggio del 1671. Anzi, il tentativo di furto. Il colonnello cercò di farlo con l’aiuto del figlio ma gli andò male perché era ubriaco e perché i Gioielli della Corona erano difficili da nascondere.
Si travestì da sacerdote, entrò nella Torre di Londra, picchiò il custode, Talbot Edwards, e rubò i Gioielli della Corona. Ma non riuscì ad arrivare lontano per i motivi che abbiamo appena detto.
Mentre lui e i suoi complici erano intenti a segare lo scettro, arrivò il figlio del custode, che chiamò le guardie.
Thomas Blood spiegò a Re Carlo II di essere stato al servizio di Olivier Cromwell e di aver perso dei terreni quando Carlo era diventato re.
Gli disse che il furto era una sorta di richiesta di risarcimento. Carlo lo perdonò e gli ridiede i terreni. Inoltre, in seguito a questo episodio, i sistemi di sicurezza per proteggere i Gioielli della Corona vennero resi molto più efficaci.
Ma il pericolo più forte i gioielli della Corona non lo corsero per via dei furti ma per il fanatismo. Infatti, Cromwell diede ordine di fonderli per farne delle monete, anche perché li considerava un simbolo della monarchia.
Fu proprio Carlo II a ripristinare il tesoro e a permettere alle persone di vederlo (a pagamento).
Ci sono delle persone preposte alla vigilanza della Torre. Hanno un vestito caratteristico che risale al XVII secolo. Sul petto ci sono ricamate le iniziali del monarca in carica.
Tuttavia, i veri guardiani della Torre di Londra sono i corvi. Secondo una leggenda, se dovessero andarsene, la monarchia cadrebbe. Per questo motivo, vengono trattati benissimo e nutriti con carne di prima scelta. E quando il loro numero diminuisce c’è un po’ di preoccupazione.
CINEMA
Esiste anche un film intitolato COME RUBARE LA CORONA D’INGHILTERRA. Regia di Sergio Grieco.
Gli attori sono: Dominique Boschero, Andrea Bosic, Roger Browne, Nadia Marlowa, Alberto Plebani. Si tratta di un film comico italiano del 1967. Dura 92 minuti.
Questa è la recensione di Fantafilm.
La banda di Jenabell, “Regina del mondo”, dimostra a Scotland Yard di non conoscere ostacoli rubando i gioielli della corona d’Inghilterra e la polizia, pur di riavere il tesoro, cede al ricatto dei ladri e consegna loro un grosso diamante creato artificialmente in un laboratorio atomico. La grossa pietra è indispensabile a Jenabell per attivare una macchina che duplica cose e persone: mediante automi e cloni, la donna sta per sostituire gli uomini più importanti del mondo e conquistare la Terra.
XX SECOLO
Renato Rinino il 26 febbraio del 1994 entrò nell’appartamento privato di Carlo d’Inghilterra e rubò dei gioielli privati e alcuni gioielli della corona.
Renato Rinino non sapeva che quello fosse l’appartamento del Principe Carlo.
Rivendette parte della refurtiva per 450 sterline (equivalenti a circa 750 euro).
Sui canali Tv Telenord e Telecupole, disse di essere disposto a restituire ciò che aveva rubato in cambio solo di una stretta di mano da parte del principe.
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