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Sicurezza informatica: alcuni consigli

Anche la sicurezza informatica dei nostri clienti ci sta a cuore

Questa volta non parliamo di sicurezza passiva ma di sicurezza informatica.

In un certo senso, ci ricolleghiamo all’articolo più recente.

Infatti, nell’ultimo post abbiamo detto che alcune delle nostre casseforti per hotel vanno bene anche per proteggere i computer portatili.

Ma i computer e gli altri dispositivi tecnologici non vanno protetti solo dai ladri, che li possono rubare fisicamente, ma anche (e, forse, soprattutto) dai pirati informatici, che possono impossessarsi di dati e di file importanti.

Per questo motivo, è bene utilizzare alcuni accorgimenti. Vediamo quali. Molti probabilmente li conoscete già ma, come dice il detto latino, repetita iuvant (ripetere le cose è utile).

1) Utilizzate un antivirus. Non vi diciamo quale o quali perché non siamo esperti. Però si sa quali sono quelli più utilizzati. Leggete le recensioni.

2) Non aprite mail da mittenti strani e, soprattutto, non scaricate gli allegati.

3) Non aprite link provenienti da chi sostiene di essere la vostra banca. Soprattutto, non inserite i dati del vostro conto corrente. In generale, li si riconosce da alcuni elementi che sono diversi da quelli della banca (indirizzo internet e/o logo leggermente diversi, ad esempio). Inoltre, come abbiamo già scritto qualche tempo fa, nessun istituto bancario vi chiederà mai i vostri dati in questo modo.

4) Un altro accorgimento utile ai fini della sicurezza informatica è quello di non visitare siti il cui indirizzo non inizia con https. Infatti, i siti che non cominciano con https ma con http non hanno un sistema di crittografia che protegge i dati. La crittografia fa sì che gli hacker non possano intercettarli quando li si trasmette. Spesso, al posto di https vede un lucchetto.
Comunque, quando c’è un sito il cui dominio inizia con http, Google segnala che è potenzialmente pericoloso e spesso addirittura impedisce l’accesso.

5) Utilizzate password sicure per le vostre email: almeno otto caratteri, almeno una maiuscola, almeno un carattere speciale, almeno un numero. Più è lunga e più è difficile da indovinare perché aumenta il numero delle combinazioni possibili. Questo principio è alla base della sicurezza delle casseforti elettroniche e di quelle a combinazione meccanica.

Bisogna però dire che alcuni provider di posta elettronica negano l’accesso se si tenta di farlo da un dispositivo che non riconoscono. E chiedono un passaggio in più. Di solito bisogna inserire un codice inviato a un altro indirizzo email fornito in fase di registrazione o toccare un numero su un altro dispositivo. Google è tra questi.

Ovviamente, questi consigli non valgono solo per la password della mail ma in tutti gli altri casi in cui ci si deve registrare con username e password. Soprattutto quando si tratta della home banking.

6) Non date retta a chi, su Instagram, vi chiede di fornirgli dei dati (ad esempio, il numero di telefono) o di mandargli uno screenshot di WhatsApp per recuperare il suo account.

Perché ci siamo occupati di sicurezza informatica visto che vendiamo casseforti, porte blindate e altri dispositivi fisici?

Per due ragioni.

La prima è che teniamo alla sicurezza delle persone e quella informatica ormai è imprescindibile.

E la seconda è la seguente. Alcune delle nostre chiavi smart funzionano tramite cellulare e si può fare il controllo da remoto tramite email. Ma se hackerano i dispositivi diventa tutto inutile.

Fateci sapere se il post vi è piaciuto e se l’avete trovato utile.

 

Massimiliano Priore

Massimiliano Priore

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