Il bonus sicurezza non verrà prorogato nel 2022.
Che cosa cambia rispetto al 2021 e al 2020? Si potrà avere ancora delle agevolazioni per le spese di questo tipo? Chi riguarda? Qual è la documentazione necessaria?
DIFFERENZE TRA BONUS SICUREZZA 2022 e BONUS SICUREZZA 2021 (E 2020)
Ricordiamo che cosa prevedevano le disposizioni per gli anni 2020 e 2021:
• Spese fino a 96.000 euro;
• Detrazioni del 50% rimborsabili in dieci anni da dedurre dall’irpef.
Adesso, dal 1 gennaio 2022, la detrazione ritorna al 36% e il limite di spesa sarà dì nuovo di 48.000 euro per unità immobiliare.
Le somme (96.000 euro e 48.000) sono abbastanza cospicue. Infatti, riguardano anche i lavori di muratura necessari per costruire la nicchia dove inserire una cassaforte a muro (o, analogamente, per mettere una cassaforte nel pavimento).
In generale, si può detrarre, entro questo limite di spesa, tutto ciò che serve ad aumentare la sicurezza della casa. Quindi, anche porte e persiani blindare, inferriate, impianti d’allarme eccetera.
Facendo un esempio, se spendo 90.000 euro, avrò diritto a 4.500 euro all’anno per dieci anni, che potrò detrarre dall’IRPEF al momento di pagare le tasse.
BENEFICIARI
Da gennaio, se spendo 40.000 euro, ne posso detrarre in tutto 14.400.
- Chi ne può beneficiare?
- Chi gode dell’usufrutto dell’abitazione;
- Società semplici, Snc, imprese familiari, imprenditori individuali e simili;
- Proprietari e nudi proprietari;
- Locatari o comodatari;
- L’erede che possiede fisicamente la casa ristrutturata dal deceduto;
- Il convivente non proprietario;
- Chi fa da solo i lavori sull’immobile (può detrarre le spese sostenute per l’acquisto del materiale)
Anche il coniuge convivente, gli affini entro il secondo grado (nuora, genero, cognati e suoceri) o i parenti entro il terzo grado del padrone di casa possono beneficiare del bonus sicurezza (e delle detrazioni, a partire dal 2022) ma devono sostenere le spese e farsi intestare le fatture e i bonifici .
Non importa che in questo caso chi fa fare i lavori non sia proprietario della casa.
DOCUMENTI
Bisogna conservare alcuni documenti. Quali?
• Concessione, autorizzazione e comunicazione di inizio lavori. Se non sono previste, basta una dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà con data certa. La dichiarazione sostitutiva deve contenere la data di inizio dei lavori. Inoltre, deve specificare che i lavori rientrano tra quelli agevolabili;
• Domanda di accatastamento per gli immobili non ancora censiti;
• Ricevute dei pagamenti dell’Ici (nei casi in cui sono richieste);
• Atto della delibera con cui l’assemblea condominiale ha approvato i lavori e tabella millesimale per la ripartizione delle (nei casi in cui sono richiesti);
• Dichiarazione di consenso da parte del possessore qualora i lavori siano fatti fare da affini entro il secondo grado e i parenti entro il terzo grado (ma non serve se il committente è un familiare convivente):
• Fatture e ricevute fiscali;
• Ricevute dei bonifici.
Questi documenti vanno conservati nell’eventualità che li richieda il Fisco.
Invece, bisogna mandare all’Azienda sanitaria locale competente per territorio una comunicazione (con raccomandata A.R. o altre modalità stabilite dalla Regione) un documento con su:
• Le generalità del committente e il luogo dei lavori;
• Il tipo d’intervento che si deve fare;
• I dati dell’impresa cui sono stati affidati i lavori
• Impegno da parte dell’impresa a rispettare le norme vigenti in materia di sicurezza dei cantieri, di sicurezza sul lavoro e di contribuzione;
Inoltre, nella dichiarazione dei redditi, il committente deve inserire i dati catastali della casa.
Sui bonifici, che possono sia bancario sia postali, ci devono essere la causale del versamento, il codice fiscale del committente e il numero di partita Iva del beneficiario del bonifico.
CHINELLI E IL BONUS SICUREZZA 2022
Non manca molto al 1 gennaio 2022: dopodiché non potrete più usufruire del bonus sicurezza. Ma potrete beneficiare delle detrazioni ordinario.
Perché non venite nel nostro negozio? Non vendiamo solo casseforti ma anche molte altre cose utili per la sicurezza (ad esempio, serrature intelligenti e impianti di videosorveglianza).
Articolo correlato: Bonus casseforti 2021.
3 risposte
Pare che invece alla fine il bonus sicurezza continui ad ammontare al 50% del totale delle spese fino al 2024. Confermate?
Scusi il ritardo della risposta. Confermiamo la proroga ma tenga conto che il mondo dei bonus è sempre pieno di novità.
Aggiorneremo l’articolo il prima possibile.
Grazie per il commento e cordiali saluti
LA Detrazioni del 50% rimborsabili in dieci anni da dedurre dall’irpef. PUO ESSERE CEDUTO A TERZI ESEMPIO (POSTE)?