Eventi Archives - Cassefortistore https://www.cassefortistore.it/category/eventi/ Acquisto Vendita Casseforti , Casseforti, Cassaforte Tue, 03 Jan 2023 09:26:01 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.6.2 https://www.cassefortistore.it/wp-content/uploads/2021/11/cropped-cropped-Casseforti-Store-32x32.png Eventi Archives - Cassefortistore https://www.cassefortistore.it/category/eventi/ 32 32 Difendersi dai furti durante le vacanze di Natale https://www.cassefortistore.it/difendersi-dai-furti-durante-le-vacanze-di-natale/ https://www.cassefortistore.it/difendersi-dai-furti-durante-le-vacanze-di-natale/#respond Wed, 28 Dec 2022 21:27:53 +0000 https://www.cassefortistore.it/?p=10232 Le vacanze di Natale preoccupano molto le persone per quanto riguarda la possibilità di essere vittime di furti durante questo periodo. IL SONDAGGIO Un’indagine pubblicata da Affari Italiani dice che ben sei italiani su 10 condividono questa paura. Sono state intervistate più di 1000 persone. L’articolo è uscito lunedì 19 dicembre. È emerso anche che […]

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Le vacanze di Natale preoccupano molto le persone per quanto riguarda la possibilità di essere vittime di furti durante questo periodo.

IL SONDAGGIO

Un’indagine pubblicata da Affari Italiani dice che ben sei italiani su 10 condividono questa paura. Sono state intervistate più di 1000 persone. L’articolo è uscito lunedì 19 dicembre. È emerso anche che la paura riguarda sia i furti in casa sia quelli nei negozi. Un altro dato interessante è che solo il 10% è stato direttamente protagonista in negativo ma ben il 53% conosce qualcuno che è stato vittima di un furto nel periodo in cui si trovava in villeggiatura.

Le “armi di difesa” più gettonate sono la porta blindata per le abitazioni e gli impianti di allarme e/o di videosorveglianza per le attività commerciali. Queste ultime due misure vanno forte anche in ambito domestico.

COME DIFENDERSI DAI “FURTI DI NATALE”

Del resto, anche chi ha una cassaforte di qualità, come prima cosa deve impedire che i ladri gli entrino in casa o nel negozio e mettano tutto a soqquadro. Come seconda cosa, deve far sì che i malviventi non la trovino.

A proposito di porte blindate, vi diamo due raccomandazioni.

1) Assicuratevi che la sua classe antieffrazione sia almeno la tre se abitate in un contesto in cui c’è un filtro (portineria, portone con citofono). Se abitate in una villetta, in una zona isolata, se nel vostro condominio non c’è un custode, se vi si può entrare abbastanza facilmente, è preferibile una porta blindata della classe antieffrazione quattro.

2) Rendete difficoltoso anche l’accesso dalle finestre. Per esempio, con delle persiane blindate

 

Se andate via con la roulotte o con il camper, usate le casseforti fatte apposta per chi si sposta.

Infine, se siete degli albergatori, mettete delle casseforti nelle stanze del vostro hotel per proteggere dai furti le persone che vengono a passare lì le loro vacanze di Natale.

Naturalmente, questi consigli valgono anche per chi andrà a fare la settimana bianca e, in generale, per tutte le vacanze.

Noi della Ferramenta Chinelli vendiamo casseforti, porte blindate e persiane blindate. Ci occupiamo di impianti di videosorveglianza. Se siete interessati, potete contattarci o venire nel nostro negozio, che si trova a Milano in via Settembrini 37.

 

Leggete anche Qual è l’origine di Babbo Natale?

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Qual è l’origine di Babbo Natale? https://www.cassefortistore.it/qual-e-lorigine-di-babbo-natale/ https://www.cassefortistore.it/qual-e-lorigine-di-babbo-natale/#respond Sun, 25 Dec 2022 18:45:54 +0000 https://www.cassefortistore.it/?p=10209 L’origine di Babbo Natale. NB: Non è un testo seo oriented. Articolo natalizio leggero e, speriamo, utile. Utile perché è di carattere culturale. In altre parole, vogliamo insegnarvi qualcosa di nuovo. Invece, se sapete già queste cose, abbiamo l’ambizione di produrre un testo che le confermi. Perché abbiamo deciso di scrivere un testo sull’origine di […]

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L’origine di Babbo Natale.

NB: Non è un testo seo oriented.

Articolo natalizio leggero e, speriamo, utile. Utile perché è di carattere culturale. In altre parole, vogliamo insegnarvi qualcosa di nuovo. Invece, se sapete già queste cose, abbiamo l’ambizione di produrre un testo che le confermi.

Perché abbiamo deciso di scrivere un testo sull’origine di Babbo Natale? Lo abbiamo fatto per due motivi.

1) Per la particolarità della giornata di oggi. Anche la scelta di non tenere conto della Seo risente dell’atmosfera natalizia.
2) Noi facciamo mezzi forti in cui custodiscono oggetti preziosi e soldi. Premesso che ogni regalo è prezioso, se qualcuno lo è anche dal punto di vista del valore economico, potrebbe essere utile metterlo in una cassaforte.

SAN NICOLA E GLI ALTRI CHE STANNO ALL’ORIGINE DI BABBO NATALE

La figura di Babbo Natale nasce dall’unione di San Nicola con alcune divinità pagane e, del resto, la stessa decisione di festeggiare la nascita di Cristo il 25 dicembre ha origini nel politeismo. Ma crediamo che questo lo sappiate. Infatti, in questo periodo si celebrava il Sol Invictus. Il crescendo della luce dopo la notte più lunga dell’anno, le giornate che si allungano sempre di più. È stata una decisione di Costantino.

Inoltre, il Cristianesimo ha spesso sostituito delle divinità pagane con dei santi.

San Nicola nacque nel III secolo nell’attuale Turchia. Fu vescovo. Secondo la tradizione agiografica, era solito donare dolci e frutta ai poveri e, soprattutto, ai bambini.

San Nicola morì un 6 dicembre e infatti si festeggia in questa data.

Con il tempo, divenne una figura dorofora.

E con il tempo il suo culto si diffuse in tutto il mondo. Tra i posti dove è più venerato ci sono la Germania e i Paesi Bassi. Nell’area germanica assorbì alcune caratteristiche di Odino, che in questo periodo portava dei doni e si muoveva o su un cavallo volante o su una renna volante. In precedenza, nell’area greca, la figura di San Nicola aveva assunto alcuni tratti di Poseidone, un’altra figura che portava doni.

In olandese, San Nicola si chiama Sinterklaas. Gli emigranti olandesi e tedeschi portarono in America anche il culto di questo santo. A causa di una delle storpiature che nelle lingue sono normali, soprattutto quando si passa da un idioma a un altro, Sinterklaas è diventato Santa Claus.

Inoltre, come molti sanno, sono stati gli olandesi a fondare New York. La chiamarono Nuova Amsterdam. Nel 1665 la diedero agli inglesi in cambio di Run, un’isola che era molto ambita per via della noce moscata, a quel tempo preziosissima, un po’ come tutte le spezie.

Dopo la cessione, Nuova Amsterdam è diventata New York. Il culto di San Nicola restò comunque vivo. Ma è stato solo alla fine del XIX secolo che lo si è iniziato ad associare al Natale. Ed è stato allora che è nata la figura di Santa Claus/Babbo Natale. All’inizio non aveva un’immagine standard. È stato il disegnatore tedesco Thomas Nast a conferirgliela, rifacendosi alla tradizione del suo Paese d’origine. Dobbiamo a lui il colore rosso del vestito.

E LA COCA COLA?

Quindi, il Babbo Natale vestito di rosso non è opera della multinazionale di Atlanta, come alcuni pensano. Però è vero che ha un ruolo importante nell’iconografia di questo personaggio. Sul suo sito si può leggere quanto segue.

“Coca‑Cola ha introdotto questa nuova figura amichevole e umana di Babbo Natale (creata dall’illustratore Haddon Sundblom) nel dicembre 1931. Dal 1931 al 1964, Sundblom ha creato le campagne Coca‑Cola con Babbo Natale e quelle immagini continuano a essere usate ogni anno”.

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E San Nicola? Il 6 dicembre continua a portare i dolciumi ai bambini olandesi, belgi e tedeschi.

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Fateci sapere se questo articolo vi è piaciuto.

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Leggete anche: La cassaforte più costosa del mondo è tedesca

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Storie amene in cui c’è una cassaforte https://www.cassefortistore.it/storie-amene-in-cui-ce-una-cassaforte/ https://www.cassefortistore.it/storie-amene-in-cui-ce-una-cassaforte/#respond Thu, 21 Apr 2022 12:41:58 +0000 https://www.cassefortistore.it/?p=9173 Cinque storie divertenti e interessanti con una cassaforte. In questo giorno di festa, dimentichiamo per una volta i ladri, i furti e tutti gli altri problemi di cui ci occupiamo sempre.  Anzi, no: parliamo di ladri distratti, di colpi andati male per un fattore non tenuto in considerazione e di casseforti senza tesori.   FATTI […]

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Cinque storie divertenti e interessanti con una cassaforte.

In questo giorno di festa, dimentichiamo per una volta i ladri, i furti e tutti gli altri problemi di cui ci occupiamo sempre.  Anzi, no: parliamo di ladri distratti, di colpi andati male per un fattore non tenuto in considerazione e di casseforti senza tesori.

 

FATTI DI CRONACA DIVERTENTI E INTERESSANTI CON UNA CASSAFORTE

1 Ladri troppo rumorosi- Firenze

Abbiamo già parlato di questo caso. due ladri hanno agito di notte per smurare due casseforti di un negozio. Ma hanno fatto così tanto rumore da svegliare più di una persona. Così, qualcuno ha chiamato le Forze dell’Ordine. Quando i poliziotti sono entrati nel negozio, i due rapinatori erano talmente concentrati su quello che stavano facendo da non accorgersi subito della presenza degli agenti.

2 Troppo pesante- Nardò  (Lecce)

Anche questi ladri hanno agito di notte. Hanno fatto un buco nel muro e sono entrati nel locale dove c’era la cassaforte. Solo che era troppo pesante e non sono riusciti a spostarla. Allora, hanno tentato di scassinarla ma non sono riusciti neanche a fare questo perché la lamiera era sufficientemente spessa.

Fonte

3 Ingannare gli ingannatori- Cava Manara (Pavia)

Si sono travestiti da poliziotti e hanno cercato di raggirare una donna. La quale, però, ha indicato loro la cassaforte con dentro sei fucili del marito, regolarmente denunciati (dicendo che conteneva soldi e gioielli). I ladri hanno abbandonato in un campo la refurtiva.

Fonte

4 Cassaforte su una sedia- Brescia

Due malviventi hanno rubato una cassaforte poi l’hanno messa su una sedia con le rotelle per trasportarla per le vie della Leonessa.  Una società che si occupa di vigilanza li ha notati e ha chiamato la Polizia.

Uno è stato processato per direttissima ed è finito agli arresti domiciliari e l’altro si è gettato nella Mella. Tenete conto che questo fatto è successo a gennaio.

Fonte 1 e fonte 2 

5 La statuina- Cassano d’Adda (Milano)

Il canale Muzza in secca ha fatto sì che venisse notata una cassaforte. Un’azione combinata dei sub di Treviglio e degli operatori del soccorso stradale Fratelli Bianco ha permesso di recuperarla.

Peccato che i ladri l’avessero già ripulita: al suo interno non c’erano oggetti di valore ma solo cose distrutte dall’acqua e molte custodie. E una statuina d’avorio dentro a una confezione di legno per bottiglie di vino.

Fonte

 

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La cassaforte a muro per negozio vs ladri rumorosi https://www.cassefortistore.it/la-cassaforte-a-muro-per-negozio-vs-ladri-rumorosi/ https://www.cassefortistore.it/la-cassaforte-a-muro-per-negozio-vs-ladri-rumorosi/#respond Fri, 25 Mar 2022 13:58:48 +0000 https://www.cassefortistore.it/?p=9032 Dalla Toscana arriva una notizia che ci aiuta a capire l’importanza che può avere una cassaforte a muro in un negozio. LA CRONACA FIRENZE, 22 MARZO 2022 – Hanno forzato la porta d’ingresso di un negozio e hanno iniziato a smurare la cassaforte, ma sono stati bloccati dai poliziotti arrivati sul posto su segnalazione dei […]

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Dalla Toscana arriva una notizia che ci aiuta a capire l’importanza che può avere una cassaforte a muro in un negozio.

LA CRONACA

FIRENZE, 22 MARZO 2022 – Hanno forzato la porta d’ingresso di un negozio e hanno iniziato a smurare la cassaforte, ma sono stati bloccati dai poliziotti arrivati sul posto su segnalazione dei residenti della zona, svegliati dai rumori.
Così la notte scorsa sono stati arrestati due uomini, che sono stati colti in flagranza di reato.
Sequestrati attrezzi da scasso e una torcia. (FONTE ANSA).

Qualche dettaglio in più

Il fatto è successo in piena notte. I ladri hanno fatto molto baccano, i residenti si sono svegliati e hanno chiamato le Forze dell’Ordine. È arrivata la Polizia di Stato, che ha circondato l’immobile.

I ladri, che fino all’ultimo momento non si sono accorti di essere stati scoperti e dell’arrivo dei poliziotti, avevano sfondato le pareti al pian terreno del palazzo per estirpare dal muro la cassaforte di un negozio.

Gli agenti hanno visto che la porta del negozio era aperta e che era stata danneggiata. Inoltre, hanno sentito dei rumori provenire dall’interno. Sono entrati e hanno trovato due uomini che stavano cercando di smurare una cassaforte. Nel negozio c’era anche un’altra cassaforte, sempre a muro.

I ladri erano talmente concentrati su quello che stavano facendo che non si sono accorti che c’erano i poliziotti.
Quando li hanno visti, hanno cercato di scappare, ma non ci sono riusciti.

L’accusa è: tentato furto aggravato.

(Fonte)

LA RAPINA SVENTATA NEL NEGOZIO E L’EFFICACIA DELLA CASSAFORTE A MURO

Perché questo episodio capitato in questo negozio di Novoli (un quartiere di Firenze) ci aiuta a capire il valore della cassaforte a muro?

Se ci fosse stata una cassaforte a mobile, i due rapinatori avrebbero fatto meno rumore. Quindi, probabilmente, gli abitanti della zona non si sarebbero accorti di nulla.

Di conseguenza, nessuno avrebbe chiamato la Polizia. Ergo, i ladri non sarebbero stati colti in fragranza e la rapina non sarebbe stata sventata.

Le casseforti a mobile

Con questo vogliamo dire che le casseforti a mobile sono inutili? No. Le casseforti a mobile sono efficaci e valide, solo che devono essere ancorate al muro o al pavimento (come prescrive la normativa inerente alla certificazione Uni En 1143-1).

CHI HA UN NEGOZIO DOVE PUÒ ACQUISTARE UNA CASSAFORTE A MURO?

Se avete un negozio e volete mettere una cassaforte a muro, vi potete rivolgere a noi. Siamo a Milano e ci occupiamo di sicurezza passiva da tantissimi anni.

Tra i nostri clienti ci sono delle gioiellerie.

Vendiamo anche porte blindate, impianti di videosorveglianza e serrature “intelligenti”.

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Idee per San Valentino (con qualche curiosità sulla festa) https://www.cassefortistore.it/idee-per-san-valentino-con-qualche-curiosita-sulla-festa/ https://www.cassefortistore.it/idee-per-san-valentino-con-qualche-curiosita-sulla-festa/#respond Tue, 15 Feb 2022 14:26:15 +0000 https://www.cassefortistore.it/?p=8920 Avete già fatto il regalo di San Valentino alla vostra fidanzata o al vostro fidanzato, a vostra moglie o a vostro marito o volete che vi diamo delle idee? Anche se è giusto che pure gli uomini ricevano un presente dalla loro dolce metà, in questo articolo ci basiamo sullo schema: lui che fa il […]

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Avete già fatto il regalo di San Valentino alla vostra fidanzata o al vostro fidanzato, a vostra moglie o a vostro marito o volete che vi diamo delle idee?

Anche se è giusto che pure gli uomini ricevano un presente dalla loro dolce metà, in questo articolo ci basiamo sullo schema: lui che fa il regalo.

ALCUNE IDEE PER SAN VALENTINO

Le idee sono tante ma per motivi che potete intuire preferiamo concentrarci sul classico: monili di gioielleria (anelli, orecchini, collane, ciondoli, braccialetti, cavigliere e così via). Possono essere semplici e fatti con un metallo prezioso come l’oro. L’argento è bello ma può provocare allergie. Anche l’acciaio ha il suo fascino.

 

Oppure, i monili possono con pietra preziosa. Un classico è l’anello con diamante. A proposito di diamanti, la loro “capitale”, Anversa, è anche una città della moda. Molti stilisti vengono da qui. I primi sono stati “Antwerp Six”. Uno degli stilisti anversesi più famosi è Margiela. Tutto questo per dirvi che potreste regalarle anche un capo o un accessorio firmato.

Potreste anche portarla ad Anversa (a questo punto, nel 2023). È una città dall’atmosfera internazionale con una mescolanza di culture. Ci sono musei interessanti come il museo di Belle Reale di Belle Arti e palazzi in stile barocco e palazzi in stile fiammingo.

Dentro a Notre Liefde Vrouw, la cattedrale gotica più grande del Belgio, ci sono delle opere di Rubens.

Tra l’altro, là i diamanti costano meno.

ASPETTI CULTURALI

La festa di San Valentino affonda le proprie origini nel paganesimo. Come è risaputo, molte feste cristiane nascono da feste pagane che sono state adattate alla nuova religione. San Valentino riprende i Lupercali.

Fu Papa Gelasio a decidere questa sostituzione. Decise anche che il giorno di San Valentino si sarebbe celebrato il 14 febbraio e non il 15, come i Lupercalia.

Ricordiamo che il 15 Febbraio è San Faustino, la festa dei single.

I Lupercalia celebravano il risveglio della natura e alcuni dei suoi elementi sono confluiti nel Carnevale.

Ma chi era San Valentino e perché è il patrono degli innamorati? Era il vescovo di Terni e morì decapitato intorno al 270. Gli vengono attribuite capacità taumaturgiche. Sul perché sia il patrono degli innamorati l’ipotesi più accreditata è questa: battezzò un centurione e in questo modo rese possibile il matrimonio tra lui e una ragazza cristiana. Secondo altri, fu lui a celebrare le nozze.

San Valentino è associato al cioccolato. I motivi non sono chiari. La spiegazione che ci piace di più è questa: il legame tra il cioccolato e la ricchezza. Fino agli inizi del XX secolo è stato visto come un cibo di lusso. Solo dopo è divenuto di massa.

In Corea è la donna che il 14 Febbraio porta del cioccolato al proprio partner o a uno che le piace, che dovrà ricambiare il 14 Marzo. Prima si regalava solo cioccolato bianco mentre ora se ne donano anche altri tipi.

Roma le donne preparavano i maritozzi, dolce il cui nome ha un’assonanza con la parola “marito”.

Il connubio tra cibo e ricchezza non riguarda solo il cioccolato. Alessandro Barbero ha spiegato che tra cibo e spezie, quello che costava tanto erano le spezie.

In questa ottica, nel XVII secolo, l’Olanda diede Nuova Amsterdam all’Inghilterra in cambio di Run, un isoletta dell’Oceano Indiano che ora appartiene all’Indonesia. Run era chiamata l’isola della noce moscata, che a quei tempi era preziosissima e molto ricercata. Gli inglesi ribattezzarono Nuova Amsterdam New York.

A proposito di Islam (l’Indonesia è lo Stato musulmano più grande del mondo), in alcuni Stati come il Pakistan e l’Iran è vietato festeggiare San Valentino perché è una ricorrenza occidentale e cristiana. In Iran qualcuno ha proposto di sostituirlo con la Festa delle Madri e delle Mogli, che cade pochi giorni dopo.

In questo elenco non c’è il Turkmenistan, dove Nyýazow vietò i videogiochi, le autoradio e il balletto e l’opera perché non appartengono alla cultura turkmena. Lui è morto ma recentemente il governo ha vietato di usare le parole di coronavirus e di andare giro con la mascherina.

IDEE PER PROTEGGERE LE COSE PREZIOSE COMPRATE PER SAN VALENTINO

Se avete solo oggetti di grande valore ma di dimensioni ridotte può andar bene una cassetta di sicurezza o una cassaforte camuffata. Eh sì, perché la vostra dolce metà dovrà custodire bene questi oggetti preziosi quando non li indosserà.

Potete optare anche per una cassaforte da appoggio.

Tutte le nostre casseforti sono certificate e lo sono anche le loro serrature.

Se siete interessati (alle casseforti: per i regali di San Valentino vi abbiamo dato solo delle idee) potete contattarci o venire Milano. Siamo vicino alla Stazione Centrale.

Articolo correlato:

Cassaforte invisibile a Milano

Le origini della festa

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Analisi del mercato delle casseforti per camera d’albergo https://www.cassefortistore.it/analisi-del-mercato-delle-casseforti-per-camera-dalbergo/ https://www.cassefortistore.it/analisi-del-mercato-delle-casseforti-per-camera-dalbergo/#respond Wed, 07 Jul 2021 08:31:38 +0000 https://www.cassefortistore.it/?p=8306 Analisi e panoramica del mercato delle casseforti per camera d’albergo: dimensioni, quota di settore, stato economico dell’industria, fattori tecnologici, domanda futura e opportunità fino al 2026. Nel rapporto c’è anche un’analisi dell’impatto del COVID-19 su questo settore. Il rapporto globale di ricerche di mercato sulle casseforti per camere d’albergo fornisce informazioni sulla quota di mercato, […]

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Analisi e panoramica del mercato delle casseforti per camera d’albergo: dimensioni, quota di settore, stato economico dell’industria, fattori tecnologici, domanda futura e opportunità fino al 2026.

Nel rapporto c’è anche un’analisi dell’impatto del COVID-19 su questo settore.

Il rapporto globale di ricerche di mercato sulle casseforti per camere d’albergo fornisce informazioni sulla quota di mercato, sullo sviluppo, sulle prospettive di crescita, sulle innovazioni e sulle tecnologie utilizzate per questo periodo specifico di previsione.  La crescita del mercato delle casseforti peer Camere d’albergo dipende dagli attori del mercato. Si è fatta l’analisi della concorrenza tra imprese, dimensioni del mercato, tendenze del settore, stime accurate del volume delle vendite e dei ricavi.

Questo rapporto considera la segmentazione del mercato in base ai tipi, alle applicazioni, ai profili aziendali, alle strategie di sviluppo e alle zone geografiche.  Il rapporto analizza anche l’impatto del Covid-19 sugli investimenti aziendali, sulle differenze nelle aree geografiche e sullo scenario economico per il settore delle casseforti per hotel. Tra i principali attori chiave nel mercato delle Casseforti per camera d’albergo ci sono ASSA ABLOY Hospitality (ex VingCard Elsafe) e TECHNOMAX .

GLI AMBITI

 

Analisi delle dimensioni del rapporto di mercato delle casseforti per hotel regioni, livello del Paese, ambito del segmento, quota di mercato, domanda futura, fattori di crescita e di ricerca, tendenze di sviluppo e produttori nel periodo di previsione fino al 2026.

Il rapporto di mercato di Casseforti per camere d’albergo considera il segmento per tipi e applicazioni, produzione, profili aziendali, diversi fornitori, vendite, entrate totali e margine lordo per il periodo di previsione.

Segmento per tipo:

Digitale

Meccanico

Segmento per applicazione:

A mobile

Da incasso

Altro

AREE GEOGRAFICHE

Geograficamente, questo rapporto è segmentato in diverse aree in base a vendite, entrate, quota di mercato e tasso di crescita di Cassaforte per camere d’albergo in queste regioni.

Il rapporto offre un’analisi geografica esauriente del mercato globale casseforti per camere d’albergo che copre aree importanti: Nord America, Europa, Cina e Giappone.

Ecco l’elenco.

 

USA,

Canada,

Germania,

Francia,

Regno Unito,

Italia,

Russia,

Cina,

Giappone,

Corea del Sud,

India,

Australia,

Taiwan,

Indonesia,

Tailandia,

Malesia,

Filippine,

Vietnam,

Messico,

Brasile,

Turchia,

Arabia Saudita,

Emirati Arabi Uniti

E altri ancora

Il rapporto sul mercato delle casseforti per camere d’albergo dice:

“Sviluppi strategici chiave: lo studio include anche sviluppi strategici chiave del mercato, lanci di nuovi prodotti, collaborazioni, partnership e crescita per zona dei principali soggetti che operano sul mercato su scala globale e regionale.

Strumenti analitici: strumenti analitici come l’analisi delle cinque forze di Porter, l’analisi SWOT, lo studio di fattibilità e l’analisi del ritorno sull’investimento sono stati utilizzati per analizzare la crescita dei principali attori che operano sul mercato. Caratteristiche chiave del mercato: il rapporto ha valutato le caratteristiche chiave del mercato tra cui entrate, prezzo, capacità, tasso di utilizzo della capacità, greggio, produzione, tasso di produzione, consumo, importazione / esportazione, offerta / domanda, costo, quota di mercato, CAGR e margine lordo”.

IL COVID E IL MERCATO DELLE CASSEFORTI PER CAMERA D’ALBERGO

Tabella dettagliata dei contenuti della crescita, della quota e delle previsioni del mercato globale Casseforti per camere d’albergo fino al 2021-2026:

1 Panoramica del mercato Casseforti per camere d’albergo

1.1 Panoramica del prodotto e portata delle casseforti per camere d’albergo

1.2 Implicazioni del Covid-19 sul segmento delle casseforti per camere d’albergo per tipologia

1.2.1 Confronto del tasso di crescita della produzione globale di casseforti per camere d’albergo per tipo 2020 VS 2026

1.3 Implicazioni di Covid-19 sulle casseforti per camere d’albergo Segmento per applicazione

1.3.1 Confronto dei consumi delle casseforti delle camere d’albergo per applicazione: 2020 VS 2026

1.4 Implicazioni di Covid-19 sul mercato globale Cassaforte per camere d’albergo per regione

1.4.1 Stime e previsioni delle dimensioni del mercato globale Casseforti per camere d’albergo per regione: 2020 VS 2026

1.5 Implicazioni del Covid-19 sulle prospettive di crescita globale delle casseforti per camere d’albergo

1.6 Malattia da coronavirus 2019 (Covid-19): impatto del settore Casseforti per camere d’albergo

2 Implicazioni di Covid-19 sulla concorrenza di mercato Casseforti per camere d’albergo da parte dei produttori

2.1 Quota di mercato globale della capacità di produzione delle casseforti per camere d’albergo per produttore (2015-2020)

2.2 Condivisione delle entrate globali Casseforti per camere d’albergo per produttore (2015-2020)

2.3 Quota di mercato per tipologia di impresa (tipo 1, tipo 2 e tipo 3)

2.4 Prezzo medio globale delle casseforti per camere d’albergo per produttore (2015-2020)2.5 Produttori Siti produttivi Camere d’albergo Casseforti, area servita, tipologie di prodotti

2.6 Situazione e tendenze competitive del mercato delle casseforti per camere d’albergo

2.6.1 Tasso di concentrazione del mercato Casseforti per camere d’albergo2.6.2

Quota di mercato delle Casseforti per camere d’albergo dei migliori produttori del mondo per fatturato

2.6.3 Fusioni e acquisizioni, espansione

Per il quadro dettagliato – www.absolutereports.com/TOC/15618459,TOC

Fonte: https://atpe-tchad.info/2021/07/04/analyse-et-apercu-du-marche-chambre-dhotel-coffres-forts-2021-taille-part-de-lindustrie-statut-economique-de-lentreprise-facteurs-technologiques-demande-future-et-opportunites-jusquen-202/

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L’anniversario della strage di Piazza Fontana https://www.cassefortistore.it/lanniversario-della-strage-di-piazza-fontana/ https://www.cassefortistore.it/lanniversario-della-strage-di-piazza-fontana/#respond Sat, 12 Dec 2020 18:29:46 +0000 https://www.cassefortistore.it/?p=7741 Oggi, 12 dicembre 2020, non vogliamo parlare di casseforti e di caveau, ma ricordare l’anniversario della strage di Piazza Fontana. Evento tragico che colpì la nostra città, Milano. IL MOMENTO PRECISO Come la maggior parte di voi saprà già, avvenne nel 1969 (Il 1969 è passato alla storia anche per l’Autunno Caldo e le contestazioni). […]

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Oggi, 12 dicembre 2020, non vogliamo parlare di casseforti e di caveau, ma ricordare l’anniversario della strage di Piazza Fontana. Evento tragico che colpì la nostra città, Milano.

IL MOMENTO PRECISO

Come la maggior parte di voi saprà già, avvenne nel 1969 (Il 1969 è passato alla storia anche per l’Autunno Caldo e le contestazioni). Il 12 dicembre, appunto. Per l’esattezza alle 16:37. In quell’istante, passato alla storia della città e forse non solo, esplose una bomba nella filiale della Banca Nazionale dell’Agricoltura.

Diciassette vittime

Morirono diciassette persone e ottantotto rimasero ferite. Quattordici sul colpo. Due dopo qualche settimana. La diciassettesima se ne andò un anno dopo per colpa di una polmonite dovuta alle lesioni provocate dalla deflagrazione.

I funerali si tennero il 24 dicembre e vi presero parte 300.000 persone, in modo molto civile.

Tante persone, la pioggia, il freddo

C’era tanta gente perché allevatori, coltivatori diretti e imprenditori agricoli erano lì per il mercato del venerdì. Erano venuti da tutta la provincia. Quella parte della città si chiama Verziere ( El Verzée , in milanese), prova di un legame con il mondo agricolo. In più, pioveva e faceva freddo e perciò in molti entrarono nella banca per riscaldarsi. Inoltre, la filiale aveva 300 dipendenti.

Nei documenti processuali c’è scritto che erano lì «discutere i loro affari commerciali ed attendere il compimento delle operazioni bancarie presso gli sportelli».

Ricordo

Questi sono i nomi delle persone che sono morte in quel pomeriggio.

-Giovanni Arnoldi
– Giulio China
– Eugenio Corsini
– Pietro Dendena
– Carlo Gaiani
– Calogero Galatioto
– Carlo Garavaglia
– Paolo Gerli
– Luigi Meloni
– Vittorio Mocchi
– Gerolamo Papetti
– Mario Pasi
– Carlo Perego
– Oreste Sangalli
– Angelo Scaglia
– Carlo Silva
– Attilio Valle

PIAZZA FONTANA OGGI: IL TEMPO SI È FERMATO

Chi va in piazza Fontana, può vedere una lapide in memoria dei caduti. A ogni l’anniversario della strage di Piazza Fontana vengono deposte delle corone di fiori. Può anche notare che c’è ancora l’insegna della Banca Nazionale dell’Agricoltura, nonostante adesso l’agenzia sia del Monte dei Paschi di Siena.

Del resto, questo istituto di credito nel 2000 è stato incorporato da quella che poi sarebbe diventata Banca Antonveneta, che a sua volta è stata acquisita da Mps. Nonostante quella banca abbia cessato di operare, rimane la scritta per rispetto delle vittime.

IL PRIMO DI TANTI

Quel fatto segnò l’inizio della serie di attentati e di fatti tragici che fino agli Anni 80 inoltrati ha colpito l’Italia e che sono ancora nella memoria collettiva. Brescia, Bologna, Italicus, Rapimento Moro, anche quest’ultimo fu di matrice opposta. E altri ancora.

Non solo a Milano

Inoltre, proprio nello stesso giorno, quasi contemporaneamente ai fatti di Milano, a Roma ci furono tre attentati con sedici feriti. Uno alla Banca Nazionale del Lavoro di via San Basilio. Un altro in piazza Venezia e un terzo all’Altare della Patria. Se ci pensa, due luoghi su tre hanno una portata simbolica ed emotiva non indifferente (piazza Venezia, e per di più davanti al Museo del Risorgimento e il Vittoriano).

Non solo in Piazza Fontana

A Milano venne rinvenuta una seconda bomba, rimasta inesplosa in piazza della Scala, un altro posto che non è come gli altri per via del Teatro, della sede del Comune di Milano e di quella della Banca Commerciale (da qualche anno c’è il museo di arte contemporanea Gallerie d’Italia). L’avevano messa proprio nella banca. Fu trovata alle 16.25, qualche minuto prima dell’esplosione.

Piazza della Scala e Piazza Fontana sono abbastanza vicine.

L’ESPLOSIONE

Si capì subito che nella Banca Nazionale dell’Agricoltura era stato un ordigno. Un ordigno potentissimo che esplose nel salone centrale della banca (il salone circolare dal tetto a cupola).

Era stato messo sotto tavolo riservato ai clienti ed era in una valigetta di pelle.  Si trattava di una scatola di metallo che comprimeva sette chili di gelignite, che ha una potenza superiore a quella della dinamite. Il tutto collegato a un timer. Secondo altre versioni conteneva del  tritolo. Ipotesi corroborata dall’odore di mandorle amare che qualcuno ha sentito.

La bomba distrusse il pavimento del salone. Anzi, no: scavò un cratere. Volarono schegge di vetro.

L’INIZIO DI UN’ERA

Non si capì che si trattava della madre delle altre stragi e l’inizio della strategia della tensione.  In generale, il pomeriggio del 12 dicembre 1969, con i suoi cinque attentati, rappresenta un punto zero nella storia della Repubblica.

Il Golpe Borghese: fu un errore?

Il tentato Golpe Borghese è di esattamente un anno dopo. Accadde nella notte tra il 7 e l’8 dicembre 1970. Ugo Tognazzi ci ha fatto un film comico, Vogliamo i colonnelli, ma forse non si è trattato di una farsa come si crede.

Secondo la vulgata, il colpo di Stato è fallito perché i forestali golpisti hanno sbagliato strada e il film si concentra proprio su questo elemento. In breve, chi deve dare il via alle operazioni sbaglia e si sintonizza su una stazione di scacchisti. Credendo che le mosse e le coordinate che gli dicono i giocatori siano quelle delle operazioni militari, dà il via a un effetto dominino esilarante. Di recente è venuto fuori che probabilmente fu lo stesso Borghese a fermare le operazioni, con una telefonata. Il motivo principale fu che non aveva né la benedizione degli Stati Uniti né quella della Dc. Inoltre, molte probabilmente la maggior parte dell’Esercito e delle Forze dell’Ordine sarebbe rimasta fedele ai valori della Repubblica.

PIAZZA FONTANA NELL’ARTE

Non parliamo dei processi, ma ricordiamo che questo evento ispirò film, opere teatrali, fumetti e canzoni.

Tra quest’ultime, citiamo un verso di Viva l’Italia di De Gregori (“Viva l’Italia, l’Italia del 12 dicembre”) e uno di Qualcuno era comunista di Gaber (“Qualcuno era comunista perché piazza Fontana, Brescia, la stazione di Bologna, l’Italicus, Ustica eccetera, eccetera, eccetera”). La canzone Una tristezza che si chiamasse Maddalena, di Enzo Jannacci, parla di una ragazza che non sa che sta per morire per colpa della bomba.

CINQUANTUNESIMO ANNIVERSARIO DELLA STRAGE DI PIAZZA FONTANA

Ogni anno, la città celebra l’anniversario della strage di Piazza Fontana, anche con cortei e manifestazioni.

Anche il sindaco Sala ha partecipato alle celebrazioni per l’anniversario della strage di Piazza Fontana, come sempre.

L’anno scorso ricorreva il cinquantenario ed è venuto Mattarella.

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FUORISALONE 2020, TRA COVID E VIRTUALITÀ https://www.cassefortistore.it/fuorisalone-2020-tra-covid-e-virtualita/ https://www.cassefortistore.it/fuorisalone-2020-tra-covid-e-virtualita/#respond Wed, 28 Oct 2020 14:09:28 +0000 https://www.cassefortistore.it/?p=7149 Il Fuorisalone 2020 si è fatto lo stesso, anche se l’edizione di quest’anno del Salone del Mobile è saltata per colpa del Covid-19, slittando al 2021 (si spera). Le date sono andate dal 28 settembre al 10 ottobre. Paragrafo a uso di chi non conosce Milano Il Fuorisalone, per chi non lo sapesse, consta di una […]

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Il Fuorisalone 2020 si è fatto lo stesso, anche se l’edizione di quest’anno del Salone del Mobile è saltata per colpa del Covid-19, slittando al 2021 (si spera). Le date sono andate dal 28 settembre al 10 ottobre.

Paragrafo a uso di chi non conosce Milano

Il Fuorisalone, per chi non lo sapesse, consta di una serie di eventi che accompagna il Salone del Mobile. Insieme, danno vita alla Milano Design Week, che, generalmente, si tiene ad aprile ed è molto attesa.

In questa settimana, aziende e designer promuovono il proprio brand, la propria attività e le proprie realizzazioni. Molti negozi tengono aperto più a lungo e offrono aperitivi: è un modo per farsi conoscere di più. Tanti spazi espositivi e degli eventi di Fuorisalone sono all’interno dei cortili ed è un’occasione per visitarli (molti sono spazi privati e non sono accessibili al pubblico).

È un momento di portata mondiale e nel corso questa settimana nella nostra città si respira un’atmosfera internazionale, ancor di più di quanto non avvenga normalmente. Durante il periodo del Salone del Mobile e del Fuorisalone si può capire dove sta andando il design.

Insomma, è una settimana di festa.

Virtualità e piattaforma multicanale

Purtroppo, quest’anno le cose sono andate un po’ diversamente. La pandemia ha indotto gli organizzatori ad annullare l’edizione 2020 del Salone del Mobile, ma, grazie Fuorisalone.it. la Design Week c’è stata lo stesso.

La piattaforma Fuorisalone Digital ha esordito il 15 giugno. Di questa piattaforma vogliamo mettere in evidenza Fuorisalone Tv e Fuorisalone Meets. Inoltre, i nuovi canali Fuorisalone Japan e Fuorisalone China danno la possibilità di distribuire dei contenuti.

Questa piattaforma è costituita da Web Portal, Magazine, Social Media e Newsletter, Fuorisalone Tv, Fuorisalone Meets Fuorisalone Japan e Fuorisalone China.

Fuorisalone e la Design City Edition hanno dato vita a due settimane di eventi che si sono tenuti negli showroom e in altri luoghi di Milano che sono adibiti al design. Anche all’aperto.

Il Fuorisalone 2020 non lascia, ma raddoppia

Gli eventi sono stati raggruppati secondo delle categorie (Architettura, arredo, arte, bagno, conferenze e workshop, cucina, esterni, food and beverage, giochi e giocattoli, grafica, illuminazione, installazioni, materiali speciali, party, product design, sostenibilità e tecnologia). Oppure secondo dei percorsi. I distretti sono ormai una costante di questo evento. Non ci sono solo i percorsi geografici, ma anche quelli concettuali.

L’edizione autunnale si è posta in continuità con la prima edizione digital lanciata il 15 giugno 2020.

Un’occasione per le aziende e per la città

Anche se il Salone del Mobile nel 2020 non ha avuto luogo, tante aziende non sono rimaste a guardare ma ne hanno approfittato per ristrutturare la loro propria comunicazione sui canali digitali e la nuova piattaforma Fuorisalone Digital è nata anche per loro. Naturalmente, non diciamo che sia un palliativo, ma sul sito ufficiale si può leggere: “pur consapevoli che il digitale non potesse sostituire del tutto quello che accade a Milano durante la Design Week”.

Il Salone del Mobile e il Fuorisalone sono molto importanti per Milano, sia dal punto di vista economico, sia da quello sociale (anche per il ruolo aggregativo e di scambio e di conoscenza) e con il tempo hanno aiutato la nostra città a sancire il proprio ruolo di capitale mondiale del design.

Virtualità e Covid-19

Vista la situazione, si è pensato di dare alle persone la possibilità di scaricare allegati, foto video, contatti delle aziende e dei designer (è anche un momento in cui fare business e public relation). In alcuni casi, addirittura  è stato possibile visitare virtualmente lo showroom in 3d.

Le tematiche di Fuorisalone 2020

In particolare, segnaliamo una manifestazione dedicata alla cultura del progetto e dell’innovazione, la riprogettazione degli spazi urbani  l’attenzione alla sostenibilità e al riutilizzo e all’economia circolare. Milano sta diventando sempre di più una città ecostenibile. Anche le riflessioni sui nuovi modi di intendere gli spazi urbani e la mobilità dei cittadini e delle merci hanno ricoperto un ruolo importante.

Fuorisalone TV ha trasmesso alcuni dibattiti e alcune tavole rotonde in live streaming
Non solo: Fuorisalone TV tutti i giorni ha trasmesso dei contenuti che sono stati disponibili solo online. Infine, chi lo ha voluto ha potuto partecipare a webinar su Fuorisalone Meets.

I protagonisti di Fuorisalone 2020 

In via del tutto straordinaria Fuorisalone.it nel corso della Fuorisalone Design City Edition ha dato la possibilità di pubblicizzare eventi che non svolgono a Milano a patto che rientrino nel contesto della Milano Design City.

Sono stati sessantasei i protagonisti della Milano Design City 2020. Possiamo ricordare la Triennale Milano, l’Adi (Associazione per il Disegno Industriale), Polidesign, il Politecnico di Milano, l’Ordine degli Architetti della Provincia di Milano, Rossana Orlandi, Super Studio Group, Elle Decor, Ad Boffi, De Padova, Giorgetti, Cappellini, Cassina, Poltrona Frau, Lualdi Porte e Cimbali (solo per citarne alcuni).

Design e cultura: visite gratis

C’è stata anche la possibilità di effettuare visite gratuite al Museo del Design Italiano con la guida illustre del presidente della Triennale di Milano Stefano Boeri, del direttore del museo Joseph Grima, del designer Fabio Novembre e di Marva Griffin, che è la creatrice e la curatrice del Salone Satellite e di tanti altri.

L’obiettivo è che il pubblico veda una selezione degli oltre 1600 oggetti della collezione della Triennale di Milano. Per saperne di più, cliccate qui.

Uno dei protagonisti di questo periodo è stato Studiolabo che ha lanciato il progetto Brera Design Days con lo scopo di approfondire le tematiche legate alla cultura del progetto e del design.

Brera è uno dei distretti, uno dei più classici, se non altro per il suo legame con l’arte e con alcuni dei protagonisti del design e della cultura. Per vedere gli altri, cliccate qui.

Noi e questo evento

 Noi della Ferramenta Chinelli siamo molto attenti al design e alla bellezza degli arredi e pertanto eventi come questo ci interessano molto. Inoltre, ormai possiamo dire che appartiene alla storia e alla tradizione della città, di cui si sentiamo parte anche noi, visto da quanti anni esiste la nostra attività.

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SALONE DEL MOBILE 2021: LUOGHI, DATE E SPERANZE https://www.cassefortistore.it/il-salone-del-mobile-2021/ https://www.cassefortistore.it/il-salone-del-mobile-2021/#respond Sat, 24 Oct 2020 17:40:04 +0000 https://www.cassefortistore.it/?p=7139 In questo articolo parliamo del Salone del Mobile 2021, che sarà la sessantesima edizione di questo avvenimento così prestigioso e così sentito. Lo facciamo trattando di argomenti legati all’utilizzo dell’Area Expo 2015 e dando anche qualche informazione di tipo pratico.

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In questo articolo si parlerà del Salone del Mobile 2021. L’altra volta abbiamo parlato del Fuorisalone, che quest’anno anche si è tenuto anche in assenza del Salone del Mobile (molto in linea con lo spirito di una città che si è fatta una montagna e un mare).

Foto di Expo2015Milano

Adesso bisogna pensare a quello dell’anno venturo, sperando che la situazione sanitaria legata al Covid-19 lo consenta.

DOVE SI FARÀ IL SALONE DEL MOBILE 2021? REALTÀ E PROPOSTE

La sede del Salone del Mobile è la Fiera Nuova, che, parafrasando Elio e le Storie Tese, si trova a Rho (fermata MM1 Rho Fiera, capolinea).

Però, un altro grande milanese, Stefano Boeri (architetto, urbanista, teorico dell’architettura, accademico, politico e presidente della Triennale di Milano) ha lanciato una proposta interessante che consiste nel fare l’edizione 2021 del Salone del Mobile nell’area di Expo 2015.

L’intervista a Stefanio Boeri: Salone del Mobile e altro

In un’intervista rilasciata a la Repubblica ha detto: “Il prossimo Salone sarà quello dei 60 anni, facciamone una edizione epocale […] se il problema sono gli spazi, se dobbiamo continuare ad assicurare un evento nella massima sicurezza, inventiamoci un Salone all’aperto […] Nell’area ex Expo. E all’obiezione legittima del giornalista (“Ma come? Lì sta nascendo la città dell’innovazione”) ha risposto così: ” Certo, ma nella parte nord c’è ancora uno spazio immenso che potrebbe diventare perfetto. È un’area attrezzata, già strutturata, recintata, ci si arriva con auto, treno, metrò. Una garanzia per tutti, espositori e frequentatori. E credo che anche a Leandlease potrebbe interessare. Pensate anche solo al valore, al legame con l’Expo, l’area della consacrazione definitiva che potrebbe sancire il pieno ritorno della nostra Milano”.

Boeri/2 Il clima

Sappiamo che aprile spesso è un mese piovoso, ma Boeri ha la soluzione anche per questo problema: “Basterebbe organizzare delle coperture, una sorta di tetto magari con un concorso tra venti architetti, chiaramente una cosa d’artista. Perché in aprile o massimo maggio non ci sarebbero problemi di clima, di temperature “. 

Boeri/3 Bilanci e auspici

Ecco il suo bilancio sul Fuori Salone 2020 e su questo periodo nella sua Triennale: “[…] c’era bisogno di non fermare la voglia di uscire, di ritrovarsi […] noi della Triennale per esempio siamo molto soddisfatti di come sono andate le cose in estate. In un contesto difficile, abbiamo chiuso con oltre 62 mila visitatori da metà giugno a fine settembre.

C’erano gli orari ristretti eppure la gente è venuta dimostrando di aver voglia di frequentare di nuovo, in sicurezza, i luoghi della cultura. Soprattutto, abbiamo riscoperto la bellezza del giardino, con incontri, dialoghi tra arte, natura e design, spettacoli. C’è spazio per una Milano diversa. È così, la vita sociale all’aperto, il ritorno a forme di piazza. Io ho parlato della Triennale perché è la mia casa ma penso alla Biblioteca degli Alberi, che in questa estate diversa ha saputo convogliare tante persone grazie alla qualità dell’offerta e alla bellezza della natura. Per non parlare appunto di bar e ristoranti. Stiamo vivendo un cambiamento e come sempre nel cambiamento ci sono occasioni da cogliere”.

Boeri/3 Un monito e un vanto

“Milano non può saltare un altro giro. Non solo perché abbiamo la necessità di riaffermare il nostro modello nel mondo, ma anche perché questo modello può essere più che mai vincente proprio in questa fase. Milano ce la farà, come ha sempre fatto. Perché sa reinventarsi “”Milano ha saputo sviluppare cultura e industria in parallelo, insieme al Salone è cresciuto un Fuori che ha esaltato la città e nella città si è a sua volta esaltato”. 

QUANDO SI FARÀ IL SALONE DEL MOBILE 2021?

Le date del Salone del Mobile 2021 sono già state fissate: si terrà dal 13 al 18 aprile. Ma ci sono anche altre date utili. Dal 15 gennaio 2021 si potrà fare la trasmissione di notifica per l’assegnazione del posteggio. Dal 19 febbraio 2021 si dovrà effettuare la trasmissione obbligatoria del progetto di allestimento, che deve essere caricato sulla piattaforma ‘E-service’ di Fiera Milano. Il periodo di mobilitazione andrà dal 2 al 12 aprile 2021 (con l’esclusione dei giorni 4 e 5 aprile perché sono Pasqua e Lunedì dell’Angelo). Dal 19 al 21 aprile sarà il momento dello smantellamento.

Per saperne di più,  https://www.salonemilano.it/ e https://www.salonemilano.it/esporre/informazioni-tecniche/date

L’AREA EXPO IERI

Tutti quanti ricordiamo la magnificenza di Expo 2015. Milano fu davvero il centro del mondo per un anno (la finale di Champions League del 2016 si svolse a San Siro).

Expo 2015 (1 maggio 2015-31 ottobre 2015): 21 milioni di visitatori, 141 Paesi e circa 5000 eventi in 184 giorni.

Ma dopo che si sono spente le luci, che cosa se ne è fatto di un’area Expo vasta più di milione kmq, con infrastrutture moderne e collegata molto bene sia alla città, sia agli aeroporti lombardi? È vicina alla rete ferroviaria e a quella autostradale e alla metropolitana.

In questi anni, EXPERIENCE, nelle estati che sono andate dal 2016 al 2018, ha organizzato concerti, spettacoli ed eventi sportivi. Anche l’Albero della Vita ha fatto la propria parte.

L’AREA EXPO OGGI E DOMANI

Saltiamo tutti i discorsi legati alla burocrazia, tipo le concessioni, e diciamo che diventerà un “living lab”, un laboratorio permanente in cui l’innovazione sarà al servizio degli stakeholders pubblici e privati che aderiranno al progetto. Verranno sperimentati modi nuovi di lavorare, di fare ricerca, di abitare. Ci saranno costruzioni di livello alto che saranno adibiti alla scienza, alla ricreazione, alla cultura, allo sport, ma anche all’uso abitativo e ad attività produttive e del terziario.

 

Noi e le cose di cui abbiamo parlato in  questo pezzo

In questo articolo, abbiamo parlato di alcune eccellenze della città di Milano e di elementi che fanno ormai parte della sua storia, della quale ci sentiamo parte pure noi. Non vogliamo peccare di presunzione, pertanto non diciamo di essere tra le eccellenze meneghine (anche se non tutti i nostri clienti sarebbero d’accordo), ma sicuramente sono delle eccellenze i prodotti che vendiamo.

In particolare, vogliamo chiudere questo articolo mettendo in risalto i nostri complementi d’arredo e gli altri prodotti che si legano al Salone del Mobile e che si legheranno quindi anche al Salone del Mobile 2021.

Articolo Scritto da: Ottimo Sito web

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MOSTRA SULLA COLLEZIONE DI NANDA VIGO A SAN FEDELE, UN VIAGGIO NEI SECOLI https://www.cassefortistore.it/mostra-sulla-collezione-di-nanda-vigo-un-viaggio-nei-secoli/ https://www.cassefortistore.it/mostra-sulla-collezione-di-nanda-vigo-un-viaggio-nei-secoli/#respond Sat, 24 Oct 2020 16:40:55 +0000 https://www.cassefortistore.it/?p=7132 Fino al 31 dicembre nella chiesa di San Fedele di Milano si possono vedere le opere appartenute alla designer Nanda Vigo. Tra i nomi presenti, Warhol, Fontana, Christo e Piero Manzoni. Ma è anche un'occasione per riscoprire la chiesa, che merita una visita a prescindere dalla mostra.

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Nanda Vigo era una designer ed è scomparsa il 16 maggio scorso all’età di 83 anni. Prima di morire ha donato al Museo San Fedele la propria collezione. 

Collezione che possiamo tranquillamente definire, concedendoci per una vota l’utilizzo di un aggettivo abusato, inestimabile. 

 

Foto Museo San. Fedele

E il Museo San Fedele ha deciso di permettere al pubblico di visitarla al costo di 5 euro.

Di chi sono le opere appartenute a Nanda Vigo che si possono vedere?

CHRISTO E ROTELLA

Partiamo con Christo, che condivide con lei il fatto di essersene andato quest’anno, tra l’altro non molti giorni dopo (a inizio giugno). Dell’artista bulgaro c’è un quadretto con un pacchettino. Abbastanza riconoscibile, quindi. Per chi non lo sapesse, oltre che per il Floating Piers, è famoso e passerà alla storia dell’arte per i suoi impacchettamenti. Celebre quello della statua equestre di Vittorio Emanuele in piazza del Duomo.

Christo apparteneva alla corrente del Noveau Realisme. Anche Mimmo Rotella ne faceva parte ed infatti c’è anche una sua opera.

MANZONI E FONTANA: LINEE E TAGLI

Di Piero Manzoni ci sono i quadri bianchi, un uovo con la sua impronta digitale, una scatolina contenente il suo fiato e una delle sue linee. E, soprattutto, la scatola numero 1 della merda d’artista.

Di Lucio Fontana troviamo i tagli (quelli rossi molto interessanti in quanto più rari rispetto a quelli bianchi) e delle statue a carattere sacro, molto simile a quelle che si possono ammirare nella Casa Museo Boschi-Di Stefano, non molto distante dalla nostra ferramenta.

Ed proprio come ferramenta che vi segnaliamo la presenza di un’opera di Giò Ponti e lo facciamo perché vendiamo anche maniglie disegnate da lui e perché il suo stile ci piace molto, ça va sans dire.

Ci sono pure un quadretto di Lewis Carroll, una Marylin di Andy Warhol e opere di altri artisti.

 Se vi piace l’arte contemporanea andate a vedere questa mostra.

QUALCHE NOTA SULLA CHIESA DI SAN FEDELE

Lo spazio fisico in cui si tiene la mostra è all’interno della chiesa di San Fedele. La maggior parte delle opere si trova nella cripta, mentre nella parte normale si possono ammirare una crocifissione e due angioletti fatti da Fontana.

La chiesa è molto bella e la riconoscete perché davanti c’è la statua di Alessandro Manzoni. Per tutti i dettagli tecnici sulla chiesa e sulla sua storia vi rimandiamo a Wikipedia e ci limitiamo a dirvi le cose che per noi sono più interessanti.

La prima è che un tempo lì vicino c’era la Questura, uno dei nostri clienti.

SAN FEDELE E LA CHIESA SCOMPARSA

La seconda è che contiene alcuni elementi provenienti da Santa Maria della Scala, demolita per far spazio al Teatro alla Scala, che prende il nome proprio da quella chiesa. Una di queste vestigia, una croce dorata, se andate a vedere la mostra di Nanda Vigo, la potete ammirare.

L’IMPORTANZA DI REGINA DELLA SCALA: LE VESTIGIA A SAN FEDELE

La zona di Piazza della Scala aveva un aspetto molto diverso da quello attuale. Però Palazzo Marino, edificato nel Cinquecento, c’era già.

La chiesa di Santa Maria della Scala venne fatta edificare da Bernabò Visconti in onore di sua moglie, Regina della Scala, dopo la sua morte. Se cercate bene, a San Fedele, troverete incisa una scala, simbolo della Famiglia Della Scala, signori di Verona. Ancora oggi i veronesi sono detti anche scaligeri. Inoltre, essendo il nome ufficiale del Verona Hellas Verona, la H presente nel simbolo del club ha proprio la forma di una scala.

Se i milanesi di allora dovevano quella chiesa al ricordo di Regina della Scala, i milanesi di oggi devono alla sua volontà la chiesetta dei Re Magi, che è in una traversa di via Palmanova. A lei si ricollega anche l’etimologia del nome che aveva un tempo l’area adiacente, cioè Corte Regina.

BERNABÒ, GIAN GALEAZZO E I CANI

Terminiamo questo excursus con una curiosità: Bernabò Visconti decise la costruzione di quella chiesa, Gian Galezzo Visconti, suo nipote, quella del Duomo (le due opere non erano distanti l’una dall’altra). Gian Galeazzo detronizzò lo zio, lo mise in una prigione dorata nel Castello di Trezzo sull’Adda e, si narra, lo fece uccidere con del veleno in un piatto di fagioli, piatto che Bernabò amava molto. Amava molto anche i cani. I cani piacciono molto anche a noi e sappiamo che possono essere molto utili, ad esempio quando fanno la guardia. Purtroppo, non sempre bastano. Allora, perché non integrare la sicurezza che vi può dare il vostro amico con quella che vi può dare una porta blindata, una cassaforte o un sistema di videosorveglianza o un controllo degli accessi?

QUALCHE RIGA SU NANDA VIGO: LA FORMAZIONE

 Dopo questo viaggio nella storia della Milano del XIV secolo, ritorniamo ai giorni nostri e parliamo di Nanda Vigo. Chi era? Abbiamo detto all’inizio di questo articolo che era una designer.

Ha studiato a Losanna, all’Institut Polytechnique, dove ha pure insegnato, ma si è formata anche grazie a  Filippo de Pisis, amico di famiglia, e a Giuseppe Terragni.

Dopo aver fatto uno stage a San Francisco, ha aperto proprio studio a Milano (nel 1959, a 23 anni!).

FREQUENTAZIONI ED ESPOSIZIONI (NON SOLO A SAN FEDELE)

Tra le frequentazioni, Lucio Fontana, due esponenti della galleria e rivista Azimut di Milano, Piero Manzoni ed Enrico Castellani, e Giò Ponti.

Tra collettive e personali, ha fatto più di quattrocento mostre. Ricordiamo quella alla Gallery of Modern Art di Washington D.C., quella allo Stedelijk Museum di Amsterdam, quella alla Triennale di Venezia quela al Multimedia Art Museum Moscow in Russia.

Nel 1959 ha iniziato a progettare la Zero House a Milano, completata nel 1962.

Nel 1965 è stata curatrice della mostra Zero Avantgarde, che si è tenuta nello studio di Lucio Fontana di Milano.  Vi hanno preso parte ventotto artisti.

Nel 1964, alla Triennale di Milano, in collaborazione con Lucio Fontana, ha realizzato “Utopie”. Sempre  alla Triennale di Milano, nel 1973, chiese a molti artisti e a molti architetti di fare qualcosa nell’atrio.

I suoi lavori, dal 2006, sono esposti in modo perpetuo al Museo del Design della Triennale di Milano.

PREMI E INSEGNAMENTO

Tra i premi, il New York Award for Industrial Design (1971) per le sue lampade (le Lampada Golden Gate) e il Premio St. Gobain per il design del vetro (1976).

Oltre che a Losanna, ha insegnato all’Accademia di Macerata, allo IED di Milano e, nel 1999, al Master Lightin Design all’Accademia di Brera di Milano.

NOTE FINALI E INFORMAZIONI SCHEMATICHE

Era poliedrica ed è stata anche architetto e artista. Per saperne di più, cliccate qui.

Ricapitolando, questa mostra vi dà la possibilità di vedere una chiesa molto bella e interessante e le opere appartenute a Nanda Vigo,

Fino al 31 dicembre.

Orari: sabato 10-18; domenica 14-18

Chiesa di San Fedele, piazza San Fedele.

Costo: 5 euro.

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