Chiara Ferragni ha sollevato il problema della sicurezza ha Milano dicendo che la situazione è fuori controllo.
LA RISPOSTA DI SALA ALLA FERRAGNI
Sala ha risposto che quello della sicurezza è un tema su cui si confronta sempre con i suoi colleghi sindaci. Ha affermato che la situazione a Milano non è assolutamente fuori controllo e ha promesso che lavorerà per migliorarla ulteriormente.
Ha poi aggiunto che il Comune di Milano ha assunto dei vigili urbani ma che aspetta ancora parte delle Forze dell’Ordine che sono state destinate alla città dal Ministero dell’Interno. Infatti, la sicurezza dipende soprattutto dal questore e dal prefetto e quindi dallo Stato centrale.
Ecco le sue parole: Le mie risposte sono sempre attraverso il lavoro. Lavoreremo ancora di più, non condivido quello che lei dice ma capisco che sia un tema delicato e che c’è una sensibilità della città.
Non considero la situazione drammatica ma degna di attenzione. Cercheremo di rifare il punto sulle forze che arriveranno a Milano. Noi stiamo facendo la nostra parte, le prime assunzioni di vigili le abbiamo fatte, entro dicembre altri 120 agenti saranno messi in campo”. Le forze dell’ordine in più promesse dal ministro dell’Interno “in parte” sono arrivate “ma voglio capire quando arriveranno” le altre.
LA CONTRO-RISPOSTA DI CHIARA FERRAGNI
Chiara Ferragni ha contro risposto a Sala dicendo che crede nelle istituzioni. Ha aggiunto di essere consapevole di essere una cittadina privilegiata e di aver voluto dar voce alle persone comuni che sentono questo problema e ha spiegato che il suo sfogo è figlio di diverse esperienze personali.
Leggiamo quello che ha detto:
“Sono onorata e orgogliosa che Beppe Sala confermi di essere ancora di più al lavoro sul tema sicurezza a Milano. Mi dispiace se le mie parole hanno causato strumentalizzazioni politiche e divisionismi che non mi appartengono –Credo in una collaborazione costruttiva e concreta, perché anche se si hanno opinioni diverse, poi ci accorgiamo di avere a cuore sempre il bene comune”.
A questo proposito Massimo Gramellini sul Corriere della Sera ha spiegato che tutto è nato dal fatto che a subire un furto sia stato un amico della Ferragni e ha sottolineato la forza di questa influencer che riesci a uscire dal proprio campo, che è la moda.
VECCHIONI E CHIARA FERRAGNI
Roberto Vecchioni, invece, ha dato ragione a Sala dicendo che la situazione a Milano non è assolutamente fuori controllo, anche se è perfettibile, come tutto. Ha detto che la situazione di Milano non è più grave di altre grandi città del mondo. Anzi, forse è addirittura migliore. Ha detto di aver visto un miglioramento netto da Pisapia (compreso) in avanti e che negli Anni Settanta si che la situazione era pessima.
LA FINE DELLA LIGERA
Se ascoltate il podcast di Paolo Wilhelm che si chiama Tel Chi, una puntata è dedicata proprio alla malavita di Milano e si spiega come si sia passati dalla Ligera, che se non era necessario non utilizzava la violenza e non sparava, a un tipo di criminalità che, invece, non si faceva scrupolo nell’utilizzare la violenza anche in modo gratuito.
TRE CASI DI CRONACA NERA A MILANO
Il Giornale ha messo in risalto un caso di cronaca successo a Turro in cui un cittadino è stato accoltellato. Inoltre, in questi giorni circola la notizia di un uomo di 65 anni esperto nel commettere furti in appartamento calandosi dall’alto che è stato arrestato in Corso Magenta dopo un colpo in via Meravigli. Le Forze dell’Ordine lo hanno sorpreso con addosso €270, frutto del maltolto. C’era anche quella di un gruppo di ladri che agiva più o meno con lo stesso modus operandi.
NUMERI
Ha ragione la Ferragni o hanno ragione Sala e Vecchioni?
Episodi a parte, i dati danno ragione a Sala. Infatti, se ci basiamo sulle denunce, vediamo che il numero dei furti è passato dal 462 del 2012 al 237 del 2020, con un calo del 53,2%. Invece, i furti in strada sono calati meno, solo del 33,5% (nel 2017 sono stati 2045 e nel 2020 se ne sono registrati 1879).
Questi dati sono presi da Wired, che scrive anche che mancano quelli sulle rapine nei negozi. La Ferragni ha fatto riferimento anche a questo problema.
Invece, secondo i dati riportati da Repubblica, più recenti, i crimini a Milano sono calati del 15% negli ultimi due anni e del 30% negli ultimi dieci anni.
CHINELLI E LA SICUREZZA
Al di là delle parole di Chiara Ferragni e di essere più o meno d’accordo con lei o con Sala o con tutte e due, noi della Ferramenta Chinelli cerchiamo di dare il nostro contributo per la sicurezza di Milano e non solo di Milano.
Lo facciamo proponendo i prodotti di sicurezza passiva migliori in circolazione, tra cui casseforti, e altri mezzi forti, porte e tapparelle blindate, impianti di videosorveglianza e serrature Smart. Tutti i nostri prodotti sono certificati e sono fatti da grandi aziende (Cisa, Bordogna, Vighi, Tercnomax, Amadori, Viro, Juwel, Stark, Mottura e altre ancora).
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