L’origine di Babbo Natale.
NB: Non è un testo seo oriented.
Articolo natalizio leggero e, speriamo, utile. Utile perché è di carattere culturale. In altre parole, vogliamo insegnarvi qualcosa di nuovo. Invece, se sapete già queste cose, abbiamo l’ambizione di produrre un testo che le confermi.
Perché abbiamo deciso di scrivere un testo sull’origine di Babbo Natale? Lo abbiamo fatto per due motivi.
1) Per la particolarità della giornata di oggi. Anche la scelta di non tenere conto della Seo risente dell’atmosfera natalizia.
2) Noi facciamo mezzi forti in cui custodiscono oggetti preziosi e soldi. Premesso che ogni regalo è prezioso, se qualcuno lo è anche dal punto di vista del valore economico, potrebbe essere utile metterlo in una cassaforte.
SAN NICOLA E GLI ALTRI CHE STANNO ALL’ORIGINE DI BABBO NATALE
La figura di Babbo Natale nasce dall’unione di San Nicola con alcune divinità pagane e, del resto, la stessa decisione di festeggiare la nascita di Cristo il 25 dicembre ha origini nel politeismo. Ma crediamo che questo lo sappiate. Infatti, in questo periodo si celebrava il Sol Invictus. Il crescendo della luce dopo la notte più lunga dell’anno, le giornate che si allungano sempre di più. È stata una decisione di Costantino.
Inoltre, il Cristianesimo ha spesso sostituito delle divinità pagane con dei santi.
San Nicola nacque nel III secolo nell’attuale Turchia. Fu vescovo. Secondo la tradizione agiografica, era solito donare dolci e frutta ai poveri e, soprattutto, ai bambini.
San Nicola morì un 6 dicembre e infatti si festeggia in questa data.
Con il tempo, divenne una figura dorofora.
E con il tempo il suo culto si diffuse in tutto il mondo. Tra i posti dove è più venerato ci sono la Germania e i Paesi Bassi. Nell’area germanica assorbì alcune caratteristiche di Odino, che in questo periodo portava dei doni e si muoveva o su un cavallo volante o su una renna volante. In precedenza, nell’area greca, la figura di San Nicola aveva assunto alcuni tratti di Poseidone, un’altra figura che portava doni.
In olandese, San Nicola si chiama Sinterklaas. Gli emigranti olandesi e tedeschi portarono in America anche il culto di questo santo. A causa di una delle storpiature che nelle lingue sono normali, soprattutto quando si passa da un idioma a un altro, Sinterklaas è diventato Santa Claus.
Inoltre, come molti sanno, sono stati gli olandesi a fondare New York. La chiamarono Nuova Amsterdam. Nel 1665 la diedero agli inglesi in cambio di Run, un’isola che era molto ambita per via della noce moscata, a quel tempo preziosissima, un po’ come tutte le spezie.
Dopo la cessione, Nuova Amsterdam è diventata New York. Il culto di San Nicola restò comunque vivo. Ma è stato solo alla fine del XIX secolo che lo si è iniziato ad associare al Natale. Ed è stato allora che è nata la figura di Santa Claus/Babbo Natale. All’inizio non aveva un’immagine standard. È stato il disegnatore tedesco Thomas Nast a conferirgliela, rifacendosi alla tradizione del suo Paese d’origine. Dobbiamo a lui il colore rosso del vestito.
E LA COCA COLA?
Quindi, il Babbo Natale vestito di rosso non è opera della multinazionale di Atlanta, come alcuni pensano. Però è vero che ha un ruolo importante nell’iconografia di questo personaggio. Sul suo sito si può leggere quanto segue.
“Coca‑Cola ha introdotto questa nuova figura amichevole e umana di Babbo Natale (creata dall’illustratore Haddon Sundblom) nel dicembre 1931. Dal 1931 al 1964, Sundblom ha creato le campagne Coca‑Cola con Babbo Natale e quelle immagini continuano a essere usate ogni anno”.
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E San Nicola? Il 6 dicembre continua a portare i dolciumi ai bambini olandesi, belgi e tedeschi.
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